Le relazioni rappresentano una forma di capitale al pari di quello economico in grado di fornirci risposte cruciali per la nostra vita professionale e personale. L’influenza delle relazioni sarà sempre più rilevante in ragione della crescita dell’interconnessione tra le persone, i sistemi, le società e le economie.
In una società sempre più interconnessa è quindi diventato strategico per qualsiasi professionista creare rete, condividere informazioni e soprattutto essere consapevole della qualità delle relazioni in cui si è immersi, per questo motivo il Networking è una competenza ed un mezzo per essere competivitvi sul mercato, per sviluppare il business, per interpretare e leggere le sfide professionali e personali che ci pone una società in continuo cambiamento.
… e allora come coltivare il Networking?
Prima di tutto occorre valorizzare il networking facendo pulizia concettuale rispetto alla raccomandazione tristemente nota nel nostro paese.
Molti ne intuiscono le potenzialità ma trascurano gli impercettibili fili sottili che ci legano agli altri: infatti la “scoperta del networking” ovvero ricorrere alla propria rete di relazioni spesso avviene quando accade qualcosa di importante nella propria vita (che sia positiva o negativa).
Networking è lo strumento per individuare nuove opportunità professionali (e di business): ogni giorno grazie al network si coprono la prevalenza delle posizioni professionali vacanti con una media del 60-70% fino ad arrivare al 90% per gli executive
I tanti professionisti che fanno parte del nostro network professionale devono essere considerati una risorsa in termini di interessi, suggerimenti e conoscenze: una rete che è una intelligenza collettiva e che rappresenta una meta-competenza.
Derrick de Kerckhove, nel concetto di “Intelligenza Connettiva”, ricorda come le persone, quando creano reti di relazione attivano una “moltiplicazione” delle intelligenze superiore alla somma dei singoli attori, dando così un valore unico ed esclusivo al Networking, dove lo stesso individuo che ne partecipa è al tempo stesso fruitore di questa generazione di ricchezza e contributore al tempo stesso.
L’universo relazionale non è mai qualcosa di fisso e immutabile ma una dinamica fluttuante tra 2 o più persone.
Dobbiamo stravolgere il nostro mindset, dare rinnovata energia e vigore alle nostre relazioni e a non darle più per scontate immaginando un incontro come una porta (spesso reciproca) verso nuovi mondi, la famosa scatola dei cioccolatini di Tom Hanks in cui «non sai mai cosa ti capita»
Credo che sia ora di cambiare paradigma e diventare portatori sani di Networking e praticare, diffondere e implementare una cultura sana del Networking in tutti gli ambiti della nostra vita: solo così daremo il nostro fattivo contributo a creare un mondo migliore.
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